L'azienda Vitivinicola Tenuta Roccaccia a conduzione biologica è il risultato del duro lavoro in cento anni di tre generazioni di agricoltori che hanno espresso la loro passione in un territorio particolarmente vocato alla coltivazione di viti e olivi. Gli oltre 30 ettari vitati producono uve in basse rese. I metodi di coltivazione rispettano l’ambiente e la natura, la vinificazione avviene con fermentazione a temperatura controllata e spremitura soffice. L’oliveta dell’Azienda si estende su una superficie di circa 15 ettari con oltre 3.000 olivi di varietà prevalentemente Frantoio, Leccino e Leccio del Corno. La Tenuta produce un eccellente olio extra vergine di oliva biologico con acidità quasi pari a zero. È possibile acquistare i prodotti aziendali e prenotare degustazioni guidate di vini bianchi e rossi e olio extra vergine di oliva.

Il Casale della Tenuta Roccaccia, immerso nella splendida cornice della campagna maremmana, affiora tra gli olivi, abbracciato dai vigneti aziendali a 7 km dal borgo di Pitigliano. Costruito agli inizi del 1600, è stato sapientemente ristrutturato mantenendo lo stile antico per far rivivere oggi le vecchie atmosfere del tipico podere maremmano. Gli appartamenti sono in stile rustico toscano con travi a vista e pavimento in cotto. L’esterno è attrezzato con parcheggio, angolo barbecue con forno in pietra, tavolo con patio in legno. Il giardino rifugio di pace e relax, abbraccia lo specchio d’acqua di una piccola piscina con idromassaggio e cascata.

Nei pressi dell’azienda si segnala l’abitato protostorico di Sorgenti della Nova di grande interesse storico e naturalistico, risalente ad una cultura pre-villanoviana (1100 a.C.) sviluppatasi prima della comparsa degli etruschi. Sulla cima e sui versanti del poggio rupestre sono stati riportati alla luce un insieme di grotte, basamenti di capanne, opere idriche, forni, aree templari e una vasta tipologia di reperti e segni. Alla base del poggio tufaceo sgorgano da una grotta artificiale (risalente all’età del bronzo) le incontaminate acque sorgive del fiume Nova. Di fronte alla strada per la Formica, segnalato da tre bandiere è situato il Museo Archeologico all’Aperto “Alberto Manzi” (visita a pagamento). L’area comprende la “Città dei Vivi” con le ricostruzioni delle abitazioni protostoriche ed etrusche, e la “Città dei Morti” con le necropoli del Gradone e di San Giovanni. All’interno di una tomba è possibile ammirare la ricostruzione della sepoltura di una coppia di sposi immaginaria Velthur e Larthia e il loro corredo funebre (piatti, oggetti di uso quotidiano e gioielli). I due settori sono collegati tra loro dalla Via Cava del Gradone lunga circa 750 m. Le Vie cave etrusche del Gradone, della Madonna delle Grazie, di Poggio Cane, di San Giuseppe, dell’Annunziata, di Fratenuti… Le Vie cave sono ciclopici percorsi etruschi a cielo aperto scolpiti nel tufo giunti fino a noi protetti dall’incanto del loro mistero. Camminare lungo le vie cave regala grandi suggestioni, è come addentrarsi nella nuda terra tra pareti vertiginose, grotte, simboli, incisioni, in una natura avvolgente dal fascino primordiale.